Il processo produttivo di BM
Facciamo un rapido viaggio in BM per vedere in generale il percorso che compie ogni prodotto a partire dal suo concepimento. Tutto inizia dallo studio. In laboratorio, chimici farmaceutici creano nuove miscele bilanciando vari componenti. Di seguito si testano le soluzioni più interessanti e se ne individua la più efficace. Poi si passa a valutare il contenitore fisico che più s’addice a tale prodotto: forma, dimensione e tipo di erogazione. C’è a questo punto un attentissimo monitoraggio di ogni aspetto del prodotto al fine di rispettare ogni tipo di imposizione legale che regola la produzione di simili sostanze. Quando si ha la certezza che tutto sia nel pieno rispetto delle norme il Team Aziendale si unisce in riunione con il Team Creativo che ne studia le grafiche della confezione e formula il nome del nuovo prodotto. A questo punto -sulla base dei quantitativi previsti- si comincia a reperire tutte le materie prime necessarie: dai liquidi per creare le miscele del prodotto a tutti gli altri elementi…bombolette, tappi, valvole, tastini, cartoni, contenitori vari, nonché acqua, alcool, oli, solventi. Tutto proveniente da ditte certificate.
Ora arriva un passaggio di fondamentale importanza: il software che gestisce tutte le macchine robotizzate della produzione, produce la ‘Scheda di Prodotto’ che seguirà passo-passo tutto l’avanzamento di produzione fino ad arrivare al deposito in magazzino del prodotto finito. In questo modo tutto è sempre monitorato al fine di scongiurare anomalie, le quali, se si dovessero eventualmente verificare, verrebbero prontamente segnalate nei vari monitor degli operatori.
La catena produttiva parte dalle miscele, una volta preparate, vengono caricate in cisterne di acciaio inossidabile e chiuse ermeticamente al fine di salvaguardare igienicità e fragranza. Poi parte la fase di riempimento dei flaconi. Le bombolette vengono caricate su un nastro trasportatore, un robot con testa magnetica le preleva e le depone su di un banco di accumulo, queste arrivano ad una prima riempitrice dove si dosa una prima miscela e poi ad una seconda, nel caso che la formula preveda il riempimento di due miscele diverse, si procede poi all’inserimento della valvola che viene aggraffata al contenitore, rendendo lo stesso ermeticamente chiuso, poi si passa alla stazione di inserimento dello sleever, ovvero l’etichettatura grafica stampata su fogli in pet. Questa viene posizionata sulla bomboletta e condotta in forno; qui il vapore retrae lo sleeve e lo fa aderire perfettamente al corpo della bomboletta.
A questo punto, sempre mediante nastro trasportatore, i flaconi vengono condotti nel locale denominato “gas-house”, che -per motivi di sicurezza- si trova all’esterno del reparto di produzione, qui viene dosato il gas nelle bombolette.
I flaconi così riempiti rientrano all’interno del reparto produzione, dove vengono pesati in automatico e inseriti in una vasca di collaudo che ne controlla la tenuta. Poi, codificati con lotto e scadenza, vengono dotati di tastino erogatore e di tappo. A questo punto le bombole passano dentro una macchina incartonatrice dove la confezione ottenuta sarà cifrata, pesata e inviata alla pallettizzazione. Il bancale, una volta ultimato, sarà pellicolato e andrà in magazzino pronto per essere spedito.